Una maggiore superficie produttiva per un maggior numero di torni significa un potenziale di fatturato maggiore – purché l'andamento degli ordini lo consenta. Allora perché sacrificare più spazio prezioso del necessario nella linea di produzione per le periferiche per la truciolatura, come le unità ad alta pressione per lubrorefrigeranti? Si tratta di una questione legittima e di un'equazione presumibilmente semplice. Tuttavia un sistema lubrorefrigerante ad alta pressione sottodimensionato o erroneamente dimensionato può mettere a rischio per lungo tempo la sicurezza di processo e l'efficienza. Pertanto, il primo scoglio è la fattibilità alle condizioni di spazio esistenti. Quindi ci si concentra sulle domande seguenti: quanto refrigerante in più può ricevere il serbatoio dell'impianto? Come si stabilizza la temperatura del fluido? E quale tipo di filtrazione si può progettare?
// combiloop CL2 E sotto il caricatore di barre
La fisica: il limite naturale delle soluzioni integrate nel caricatore di barre
Un importante parametro nella progettazione del serbatoio del sistema lubrorefrigerante e della filtrazione è la questione della portata. In questo caso pesano i limiti posti dalla fisica. Secondo una pertinente valutazione, il limite fisico è posto a massimo 30 l/min, ed è quello con cui si raggiunge il limite di equilibrio. Inoltre un sistema lubrorefrigerante ad alta pressione surriscalda sempre il fluido e in caso di surriscaldamento del sistema possono insorgere effetti collaterali indesiderati, quali variazioni dimensionali nelle quote o formazione di schiuma – addirittura con pressioni fino a 150 bar e portate elevate fra 20 e 30 l/min. Per contrastare il problema del calore, si distingue come standard la pompa ad alta pressione regolata. In alternativa, anche le pompe costanti con convertitori di frequenza esercitano un effetto regolatore che riduce al minimo l'apporto di calore, tuttavia non a livello paragonabile, a causa della modalità di regolazione di entrambe le tecnologie. Con le soluzioni basate sui convertitori di frequenza è difficile muoversi in un range ottimale. Inoltre attraverso la potenza si regola il numero di giri del motore, il che in altre parole significa che non si può regolare la portata verso il basso all'infinito. Al confronto, la pompa di regolazione puramente meccanica presenta una variabilità enorme. In casi estremi e con il consumo al minimo, a titolo esemplificativo quando si pratica l'alesatura profonda o la lavorazione di parti interne in spazi ridottissimi, raggiunge senz'altro una portata prossima a 0. Innanzitutto viene prodotta / messa a disposizione solo la portata effettivamente necessaria, e questo con potenze motore inferiori a quelle della maggior parte delle pompe costanti. In tal modo si ottiene l'apporto di calore più ridotto possibile e non di rado è possibile evitare il raffreddamento attivo. Inoltre la pompa di regolazione mantiene relativamente costante la temperatura del lubrorefrigerante, soprattutto con gli oli da taglio, evitando così problematici picchi di temperatura verso l'alto e il basso.
Ulteriori fattori che determinano il dimensionamento del sistema lubrorefrigerante ad alta pressione sono il grado di sporco e il tipo di truciolo per quanto riguarda il fluido refrigerante. Se si prendono in considerazione altri processi di truciolatura con formazione di trucioli fini maggiore o occasionalmente alta, la filtrazione tradizionale raggiunge rapidamente i suoi limiti, trasformandosi velocemente in killer dell'efficienza – sotto il profilo della purezza del fluido – in grado di incidere pesantemente sulla vita utile delle pompe e degli utensili, nonché sulla qualità della produzione. Con i filtri standard si rivelano utili quindi solo la sostituzione o la pulizia, se l'elemento è costituito per esempio da rete metallica. In questo contesto si dimostrerebbero piuttosto efficaci a lungo termine le grandi cartucce filtranti in versione filtro duplex oppure persino un filtro automatico.
La filtrazione ad alta pressione "associata" al caricatore di barre – percorso preferenziale o ripiego?
"Tutto sommato affrontiamo un dilemma, anzi un paradosso: gli impianti devono diventare sempre più compatti. Contemporaneamente aumentano i requisiti in fatto di sicurezza di processo e qualità della produzione, che al contrario richiedono filtri più grandi, pompe più grandi, serbatoi più grandi, raffreddamento supplementare e molto altro ancora. È difficile conciliare gli opposti", sintetizza Martin Müller a proposito dell'attuale evoluzione del mercato ed aggiunge; "Però è questo il nostro obiettivo - e la nostra ambizione - da molti anni. Con combistream abbiamo effettivamente creato il non plus ultra in termini di integrazione e di rendimento. Con i nostri combiloop, modelli CL1 e 2 E, da alcuni anni abbiamo sviluppato lo spazio sotto il caricatore di barre per l'unità ad alta pressione per lubrorefrigeranti. Contestualmente è stato possibile implementare la nostra nuova concezione di cartucce filtranti sotto il caricatore, addirittura nella versione filtro duplex, assicurando così durate dei filtri elevate. Con la novità combiloop CL3 E, che lanceremo a partire da novembre, siamo perfino riusciti ad integrare la pompa ad alta pressione regolata eco+ e il filtro automatico. Più un raffreddamento attivo, oggettivamente opzionale. In questo modo abbiamo posto una pietra miliare, oltre a ridefinire i limiti del fattibile e l'unità ad alta pressione – anche nella versione sotto al caricatore di barre."
Le unità compatte ad alta pressione sotto il caricatore di barre migliori della categoria
Ne è alla base l'innovativa concezione di prodotto che caratterizza combiloop CL3 E, anzi gli elementi di base sono due. Infatti il settore Sviluppo in Müller è partito da un'unità ad alta pressione compatta per approdare ad un'unità ad alta pressione che coniuga flessibilità e compattezza. L'idea è semplice e geniale al tempo stesso: combiloop è costituito da due elementi funzionali collocabili separatamente – perché abbiamo diviso le tecnologie. L'elemento 1 è l'unità funzionale che oltre al serbatoio liquido depurato contiene anche il sistema di generazione dell'alta pressione. L'elemento 2 è l'unità di filtrazione, in cui si trova – a seconda dell'applicazione customizzata che spazia dal filtro intercambiabile al filtro automatico – la tecnologia di filtrazione giusta e sicura. Per esempio, con un filtro automatico autopulente è possibile filtrare gradi di sporco elevatissimi con un'alta percentuale di trucioli fini. E grazie all'alta pressione ad effetto regolatore, il fluido fino a 300 bar viene riconvogliato con particolare efficienza energetica e sostenibilità all'utensile a refrigerazione interna. Non importa se i materiali sono acciai e leghe dure oppure producono trucioli finissimi – la nuova combinazione di alta pressione e caricatore di barre di combiloop CL3 E consentirà in futuro l'asportazione di trucioli sicura e con un particolare risparmio di spazio.
// combiloop CL3 E – massima flessibilità grazie alla divisione in due moduli
"La caratteristica principale è che separando le unità noi riusciamo ad offrire ai nostri clienti la massima potenza unita alla massima flessibilità. Nel nostro gergo parliamo di intelligenza modulare e trovo che sia anche un'espressione molto calzante. Ci creiamo semplicemente più spazio per la nostra tecnologia, pur restando nel complesso più compatti, perché normalmente non carichiamo con ulteriori strutture i limiti esterni del caricatore, anche con collocazione separata. Grazie alla divisione il cliente può posizionare gli elementi dove trova spazio. Infatti non esiste UN'UNICA situazione sotto al caricatore e c'è grande varietà di modelli di caricatori. Perciò il cliente può posizionare gli elementi separatamente, se per esempio sotto al caricatore è applicata una cassetta porta-utensili. Se a sinistra o a destra c'è già qualcos'altro, il cliente può sfruttare lo spazio centrale. Contemporaneamente, grazie all'alta pressione, il cliente non è in alcun modo costretto a rinunciare a nulla in fatto di risparmio sui costi e ottimizzazione della qualità. A ciò si aggiunga il vantaggio delle nostre partnership di sistema con partner primari, che garantiscono in partenza il perfetto gioco di squadra con un gran numero di macchine per truciolatura di uso comune", spiega Alexander Lang, Product Manager di Müller Hydraulik GmbH.
Nessun limite di spazio – un acquisto veramente sostenibile
Anche in fatto di investimenti improntati al futuro il vantaggio di prodotto costituisce un nuovo standard per il settore dei sistemi compatti per la filtrazione ad alta pressione. Assieme al caricatore forma un'unità, tuttavia si avvale di una tecnologia autonoma rispetto a quest'ultimo. Oltre ai livelli di potenziamento modulari che effettivamente presentano parametri di potenza più elevati rispetto alle soluzioni comunemente reperibili sul mercato, funziona infatti anche come soluzione stand-alone - a prescindere dalla vita utile del caricatore e soprattutto indipendentemente dalle modalità di modifica dell'uso della macchina, nonché dall'andamento degli ordini e della produzione o dai locali in cui quest'ultima si svolge. combiloop CL3 E è in grado di adattarsi in qualsiasi momento alle attività future dei clienti.
Riassumendo i vantaggi di prodotto superiori della nuova ed innovativa concezione, vale a dire la divisione in due elementi dell'unità ad alta pressione, risultano:
A) Unità collocabili separatamente e congiuntamente
= modularità / intelligenza modulare
- Flessibilità in fatto di sito operativo / fabbisogno di spazio / modifiche. Anche per il futuro!
- Sicurezza dell'investimento!
(B) Unità sotto il caricatore di barre migliori della categoria
Tecnologia + innovazioni di CL3
= sistema modulare / allestimento
- Ammortamento veloce
- Rendimento e competitività maggiori
- Maggiore sicurezza di processo
// combiloop CL3 E: visualizzazione delle funzioni grazie all'intuitivo sistema di codifica con LED a colori SafeGuard
Due elementi, molte innovazioni, altri vantaggi in più!
"combiloop CL3 E è la somma delle nostre conquiste tecnologiche e di nuove, ingegnose innovazioni", sintetizza Stefan Mauth, Direttore Progettazione nel settore Sviluppo in Müller. "combiloop CL3 E è un prodotto miratissimo al cliente. Potenza e flessibilità in spazi limitatissimi vanno di pari passo con la facilità d'uso, di installazione e manutenzione. Dalla prospettiva degli sviluppatori è difficile riunire assieme tutte queste caratteristiche."
L'utilizzo di combiloop CL3 E è intuitivo e la visualizzazione delle funzioni durante l'esercizio è espletata da un sistema di codifica con LED a colori – integrato elegantemente sia a livello visivo che di design. Grazie all'intuitiva navigazione basata sui colori del semaforo (verde, giallo, rosso) si vede direttamente se combiloop CL3 E opera correttamente oppure se incombe la necessità di un intervento a breve termine o immediato. Inoltre combiloop CL3 E attira per altre tecnologie avanzate ed innovazioni, con le quali Müller fisserà nuovi standard, tra i quali:
• un sensore di portata integrato di serie, con funzione di regolazione facoltativa,
• uno scambiatore di calore a piastre integrato, che grazie al raffreddamento della filtrazione a portata totale e secondaria aumenta tra l'altro l'accuratezza di misura, riducendo gli scarti, e
• il preavviso di sostituzione del filtro negli impianti con filtro intercambiabile, che praticamente annulla gli intervalli di manutenzione - e i fermi impianto - dovuti al filtro.// combiloop CL3 E – massima flessibilità sotto il caricatore di barre
VANTAGGI DI PRODOTTO
- Si adatta praticamente a tutti i caricatori di barre
- Compattezza + flessibilità
- Fino a max. 300 bar
- Portata fino a 27 l/min
- Filtrazione a portata totale e secondaria
- Tecnologia della pompa di regolazione eco+: efficienza energetica + minore apporto di calore
- Design moderno, bello e facile da pulire
- Buona accessibilità ai componenti tecnici / semplice sostituzione del filtro
- Preavviso per sostituzione filtro
- Uso intuitivo
- Visualizzazione delle funzioni chiara e moderna attraverso il sistema di codifica con LED a colori
- Standard: sensore di portata integrato
- Opzione: sensore di portata regolabile (max. 2 uscite)
- PWT (raffreddamento filtrazione a portata totale e secondaria > accuratezza di misura ecc.)
- Monitoraggio cestello fanghi
- Riconvogliamento automatico del fluido
Martin Müller riassume infine le aspirazioni di Müller con la descrizione seguente: "Con combiloop CL3 E abbiamo semplicemente riformulato l'alta pressione. Il risultato intendeva creare un nuovo approccio in fatto di refrigerazione ad alta pressione, all'insegna di rendimento elevatissimo, massima flessibilità e massima compattezza. In altre parole un risultato grazie al quale i nostri clienti potessero avvalersi in modo veramente sostenibile dei vantaggi dell'asportazione di trucioli ad alta pressione, nonostante o proprio a causa del collegamento al caricatore di barre."